Risarcimento degli acconti versati per i viaggi di istruzione 2019-2020 – Incontro con i genitori

Lunedì 08 Marzo 2021 00:00
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Com’è noto, il DPCM del 25 febbraio 2020 prevedeva la sospensione di tutti i viaggi d'istruzione fino al 15 marzo 2020; tale sospensione è stata poi prorogata sino alla fine dell’anno scolastico dal DPCM 8 marzo 2020 e dal DL 22/2020.

Alla data del 25 febbraio 2020 l’Istituto Comprensivo di Santadi aveva già affidato all’agenzia Ace Tour SM la fornitura del viaggio di istruzione in Portogallo per gli alunni delle classi terze della Scuola secondaria di I grado, e versato all’agenzia l’acconto di € 7.250. Considerato che il viaggio avrebbe dovuto svolgersi di lì a pochissimi giorni (tra il 2 e il 6 marzo 2020) l’agenzia aveva già utilizzato l’acconto per pagare il volo e i servizi ricettivi e di transfert in Portogallo.

Il 26 febbraio 2020 abbiamo chiesto all’agenzia turistica la sospensione del viaggio, applicando il diritto di recesso previsto dall’art. 1, comma 1, lettera b del DPCM del 25 febbraio 2020. Nel frattempo abbiamo rimborsato ai genitori degli alunni le cifre ricevute a saldo, dal momento che quest’ultima somma era ancora nella nostra disponibilità finanziaria.

L’agenzia turistica ci ha comunicato il 21 maggio 2020 l’impossibilità di rifondere le somme versate in acconto, avendo ricevuto anch’essa voucher e non rimborso monetario dai propri fornitori, segnalando altresì che in caso di contenzioso sarebbe costretta a chiamare in causa i propri fornitori (molti esteri, fra cui il vettore Ryanair) al fine di far accertare il collegamento contrattuale e per l'effetto l'obbligo di rimborso monetario, con tempi lunghissimi e ovviamente incerti, stante il concreto rischio di una messa in liquidazione dell’impresa turistica.

Va inoltre precisato che l’art. 88bis, comma 8 del D.L. n. 18 del 7 marzo 2020, convertito in legge n. 27 del 24 aprile 2020, specifica che “sono fatti salvi, con effetto per l'anno scolastico 2020/2021, i rapporti instaurati alla data del 24 febbraio 2020 dagli istituti scolastici committenti con gli organizzatori aggiudicatari”: in altre parole la legge non riconosce validità al nostro recesso. Anche qualora si volesse aprire un contenzioso con l’agenzia turistica, qualunque pretesa di rimborso sarebbe vana.

Viste le richieste di rimborso pervenute dai genitori degli alunni, considerato che l’Istituzione scolastica non ha fondi sufficienti, il Consiglio di Istituto ha deliberato il 14 dicembre 2020 di chiedere un contributo alle amministrazioni comunali. Va tuttavia precisato che la legge non prevede assegnazioni finanziarie a tale scopo ma solo per la garanzia del diritto allo studio.

Per meglio chiarire la situazione e nella speranza di giungere presto a una soluzione, invitiamo tutti i genitori interessati a partecipare all’incontro che si terrà giovedì 11 marzo 2021 alle 17 in videoconferenza, al link indicato nella circolare allegata. Confidiamo nella massima partecipazione.

Ultimo aggiornamento Lunedì 08 Marzo 2021 13:15  

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